Quest’anno abbiamo deciso di andare in gita scolastica a Napoli.
I primi ad accorgersi delle infinite bellezze e risorse di questo concavo lembo di terra affacciato sul mare e sorvegliato dalla mole del Vesuvio furono i grandi navigatori e i greci.
All’arrivo abbiamo visitato il Parco Nazionale del Vesuvio, luogo di grandissimo interesse geologico, in quanto il Vesuvio è un vulcano ancora attivo, famoso per la sua tragica eruzione del 79 d.C. che portò alla distruzione delle città di Pompei ed Ercolano. Seguì la visita a Pompei, dove abbiamo potuto ammirare la bellezza dell’antica città sepolta, ora Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco.
La nostra visita della città era focalizzata su quattro zone: il centro della città moderna con Piazza del Municipio, Piazza Trieste e Trento e Piazza del Plebiscito; il nucleo antico con le chiese e i palazzi che ricordano l’età d’oro della Napoli spagnola e borbonica; la città a mare, cresciuta lungo la linea di costa, da dove si scorge il carcere della nota serie televisiva “Mare fuori”; e, per ultimo, a nord della città, tra vedute mozzafiato, l’elegante quartiere del Vomero con Castel S. Elmo e la Certosa di S. Martino.
Non potevano mancare le passeggiate lungo la via Benedetto Croce, più conosciuta come Spaccanapoli, con l’assaggio delle pizze più buone al mondo. Abbiamo inoltre esplorato i quartieri spagnoli, ovvero la parte più caotica della città: chiassosa, trafficata, caratterizzata da persone cordiali e panni stesi, semplici case in tufo e vita di strada.
Durante il viaggio di ritorno già discutevamo sui luoghi da visitare il prossimo anno scolastico. Oltre ad essere uno strumento per conoscere luoghi e persone diverse, le gite scolastiche sono anche un’occasione per stare insieme, conoscerci meglio e condividere nuove scoperte.
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